Un riferimento utile a chiunque lavori con i bambini e abbia voglia di ripensare i loro bisogni e il proprio ruolo educativo ricercandone senso, piacere e naturalezza.
Esiste un modo di educare in linea con lo sviluppo armonico previsto dalla natura infantile. Esso ha origine da un approccio che vede il gioco spontaneo al centro del processo evolutivo e educativo. La psicomotricità è depositaria del sapere riguardo al gioco e ai suoi significati a partire dalle dimensioni che più influiscono sui processi di crescita; tra queste vi sono:
- l’azione spontanea
- il movimento
- l’utilizzo di materiale non strutturato
- la relazione educativa e di gruppo.
All’aperto queste dimensioni trovano un’espressione particolarmente indicata alla realizzazione di progetti educativi di qualità, qualora entrino in uno sguardo consapevole. Non è necessario essere psicomotricisti quanto piuttosto indossare «occhiali psicomotori». Il testo offre un paio di occhiali per leggere i bisogni infantili e rispondervi valorizzando:
- l’unità corpo-mente
- l’originalità dei piccoli
- la relazione con l’ambiente naturale
- il potenziale integrativo, preventivo e inclusivo che l’ambiente naturale offre.
In sintesi
Un testo concentrato sui bisogni infantili e sulla revisione del ruolo educativo degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della primaria per mettere il gioco spontaneo e all’aperto al centro del progetto educativo.