Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunita'
organizzate di socialita' e  gioco  per  bambini  
ed  adolescenti  nella  fase  2 dell'emergenza covid-19 


DPCM 11 giugno 2020
 
Nuove opportunita' per  garantire  ai  bambini  ed  agli  adolescenti
        l'esercizio del diritto alla socialita' ed al gioco. 
 
  L'emergenza sanitaria determinatasi in conseguenza della diffusione
epidemica del COVID-19 ha reso necessari provvedimenti di  protezione
che hanno limitato fortemente la  possibilita'  di  movimento  al  di
fuori del contesto domestico. In particolare, con la  sospensione  di
tutte le  attivita'  educative  e  scolastiche  in  presenza,  si  e'
limitata drasticamente la possibilita' di svolgere esperienze  al  di
fuori del  contesto  domestico  e  familiare  per  i  bambini  e  gli
adolescenti. 
  
Sebbene le esigenze di  garantire  condizioni  di  sicurezza  e  di
salute  per  la  popolazione  abbiano  positivamente  giustificato  i
provvedimenti restrittivi di cui sopra, una delle  conseguenze  degli
stessi e' stata quella di incidere fortemente su quelle condizioni di
ordinario benessere dei bambini e degli  adolescenti  che  si  legano
strettamente ad alcuni diritti fondamentali, come quelli all'incontro
sociale fra pari, al gioco ed all'educazione. 
  
Partendo dalle circostanze  sopra  richiamate,  le  presenti  linee
guida hanno l'obiettivo di individuare orientamenti  e  proposte  per
realizzare,   nella   attuale   fase   2   dell'emergenza   COVID-19,
opportunita'  organizzate  di  socialita'  e  gioco  per  bambini  ed
adolescenti, con l'obiettivo di  contenere  il  rischio  di  contagio
epidemiologico. 
  
Tale  prospettiva  e'  stata  perseguita   ricercando   il   giusto
bilanciamento tra il diritto alla socialita', al gioco ed in generale
all'educazione dei bambini e degli adolescenti e, d'altra  parte,  la
necessita' di garantire  condizioni  di  tutela  della  loro  salute,
nonche' di  quella  delle  famiglie  e  del  personale  educativo  ed
ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative. 
  
Nel momento in cui si immagina una, seppur ridotta  e  controllata,
interazione  tra  persone,  non   e'   infatti   possibile   azzerare
completamente il rischio di contagio, il quale va governato e ridotto
al  minimo  secondo  precise  linee  guida  e  protocolli  contenenti
adeguate misure di sicurezza e di tutela della salute. 
  
Esiste  peraltro  una  diffusa  convergenza  di  orientamenti   che
sottolineano la necessita' di avere linee guida generali ed  unitarie
relativamente ai requisiti per  la  riapertura  delle  attivita',  in
relazione agli standard ambientali,  al  rapporto  numerico  ed  alla
definizione dei controlli  sanitari  preventivi  sui  bambini  e  gli
adolescenti, sugli operatori, educatori o animatori e sulle famiglie. 
  
Al contempo, occorrono anche indicazioni chiare circa  i  necessari
protocolli operativi  da  adottare  durante  le  attivita',  sia  sui
minori, che per garantire appropriate condizioni igieniche ai  locali
ed ai diversi materiali impiegati. 
  
Il punto di maggiore attenzione  riguarda  infatti  la  definizione
delle procedure per attuare le condizioni che consentano  di  offrire
opportunita' di esercizio del diritto alla socialita' ed al gioco  in
condizioni di sicurezza, o almeno  nel  maggior  grado  di  sicurezza
possibile, date le circostanze. 
  
Costituiscono elementi di riferimento trasversali  alle  esperienze
ed attivita' prospettate nelle diverse sezioni del documento: 
    1) la centratura sulla qualita' della  relazione  interpersonale,
mediante il rapporto individuale fra l'adulto ed il bambino, nel caso
di bambini di eta' inferiore ai 3 anni, e  mediante  l'organizzazione
delle attivita' in piccoli gruppi nel caso di bambini piu'  grandi  e
degli adolescenti, evitando contatti tra gruppi diversi; 
    2) l'attenta organizzazione degli spazi  piu'  idonei  e  sicuri,
privilegiando quelli esterni ed il  loro  allestimento  per  favorire
attivita' di piccoli gruppi; 
    3) l'attenzione particolare agli aspetti igienici e  di  pulizia,
al fine di ridurre i rischi tramite protocolli di sicurezza adeguati. 
  
Con  questi  presupposti  e  finalita'  generali,  le  linee  guida
trattano  due  distinte   tipologie   di   interesse,   che   trovano
realizzazione progressiva nella fase temporale che  ci  separa  dalla
riapertura dei servizi educativi e delle  scuole  nel  prossimo  anno
scolastico. 
  
In particolare, ci si riferisce: 
    1) alla riapertura regolamentata di parchi, giardini pubblici  ed
aree gioco per la frequentazione da parte dei bambini, anche di  eta'
inferiore ai 3 anni, e degli adolescenti; 
    2) alla realizzazione di attivita' ludico-ricreative,  educazione
non formale ed attivita' sperimentali di  educazione  all'aperto  (in
inglese, outdoor education) per bambini e adolescenti  di  eta'  0-17
anni, con la presenza di operatori,  educatori  o  animatori  addetti
alla loro conduzione, utilizzando le potenzialita' di accoglienza  di
nidi e spazi per l'infanzia, scuole e di altri ambienti  similari  ed
aree verdi. 
  
La  finalita'  perseguita  di  ripristinare   le   condizioni   per
l'esercizio da parte  di  bambini  e  adolescenti  del  diritto  alla
socialita' ed  al  gioco  anche  oltre  i  confini  della  dimensione
domestica e familiare si intreccia fortemente  con  le  problematiche
inerenti alla conciliazione delle dimensioni  di  cura  e  lavoro  da
parte dei genitori. Questi ultimi sono infatti chiamati, con maggiore
intensita' a partire dalla fase 2 rispetto alla  fase  immediatamente
precedente, a riprendere le proprie attivita' di lavoro.
 
  1. Riapertura regolamentata di parchi, giardini  pubblici  ed  aree
gioco per bambini e adolescenti 
  I parchi, i giardini pubblici e le  aree  gioco  rappresentano  una
risorsa disponibile di grande importanza per tutti, certamente  anche
per i bambini e gli adolescenti, per realizzare  esperienze  all'area
aperta  orientate  sia   alla   scoperta   dell'ambiente   sia   alla
realizzazione di attivita' di  gioco  col  supporto  di  attrezzature
poste ad arredo dello spazio stesso. 
  La loro riapertura rappresenta indubbiamente un fatto positivo  per
il recupero di un equilibrio psicologico e fisico  che  ha  risentito
delle  prescrizioni  che  hanno  impedito  di  uscire  dalla  propria
abitazione, sebbene richieda di essere regolamentata nelle  forme  di
accesso, nelle modalita'  di  controllo  delle  condizioni  igieniche
degli arredi e delle attrezzature disponibili e con la  garanzia  che
sia rispettato il  distanziamento  fisico  previsto  dalla  normativa
vigente e, ove occorra,  l'utilizzo  dei  dispositivi  di  protezione
individuale (dpi). 
  Gli aspetti considerati riguardano: 
    1) l'accessibilita' degli spazi; 
    2) i compiti del gestore; 
    3) la responsabilita' del genitore o dell'accompagnatore. 
 1.1 Accessibilita' degli spazi 
  In  via  generale,  l'accesso  agli  spazi  deve  realizzarsi  alle
seguenti condizioni: 
    1) da parte dei bambini e degli adolescenti di eta'  da  0  a  17
anni, con l'obbligo di accompagnamento da parte di un genitore  o  di
un altro adulto responsabile, ove necessario; 
    2) limitata  esclusivamente  dalla  necessita'  di  non  produrre
assembramenti e di garantire il distanziamento fisico previsto  dalla
normativa vigente nell'area interessata. 
  
1.2 Compiti del gestore 
  Il gestore deve: 
    1) disporre la manutenzione  ordinaria  dello  spazio,  eseguendo
controlli periodici dello stato delle diverse  attrezzature  in  esso
presenti, con pulizia periodica  approfondita  delle  superfici  piu'
toccate, con detergente neutro; 
    2) posizionare cartelli informativi all'ingresso delle aree verdi
e delle aree gioco rispetto ai comportamenti corretti da  tenere,  in
linea con le raccomandazioni  del  Ministero  della  salute  e  delle
autorita' competenti. 
  
1.3 Responsabilita' del genitore o dell'accompagnatore 
  L'accompagnatore deve: 
    1) attuare modalita' di accompagnamento  diretto  del  bambino  o
dell'adolescente, con particolare riguardo ai  bambini  nei  primi  3
anni di  vita  ed  ai  soggetti  con  patologie  di  neuropsichiatria
infantile (Npi), fragilita', cronicita', in particolare: 
      a) in caso di bambini da 0 a 3 anni, utilizzare una carrozzina,
un passeggino o similari, oppure,  se  il  bambino  e'  in  grado  di
deambulare autonomamente, garantire il  controllo  diretto  da  parte
dell'adulto accompagnatore; 
      b) in caso di  bambini  o  adolescenti  da  0  a  17  anni  con
patologie Npi, fragilita', cronicita', garantire la  presenza  di  un
adulto accompagnatore; 
    2) garantire in ogni caso  il  rispetto  delle  prescrizioni  sul
distanziamento fisico come previsto dalla normativa vigente; 
    3) rispettare le  disposizioni  di  distanziamento  fisico  e  le
prescrizioni sull'utilizzo dei dispositivi di protezione  individuale
(dpi), e vigilare sui bambini con piu' di  3  anni  di  eta'  che  si
accompagnano.  Nel  caso   di   bambini   con   piu'   di   6   anni,
l'accompagnatore  deve  vigilare  affinche'  questi   rispettino   le
disposizioni di distanziamento fisico e le prescrizioni sull'utilizzo
dei dpi ove previsto. 
 
 2.  Attivita'  ludico-ricreative,  di  educazione  non  formale   e
attivita' sperimentali di educazione all'aperto (in inglese,  outdoor
education) per bambini e  adolescenti  di  eta'  0-17  anni,  con  la
presenza di  operatori,  educatori  o  animatori  addetti  alla  loro
conduzione, utilizzando le potenzialita' di  accoglienza  di  nidi  e
spazi per l'infanzia, scuole, altri ambienti similari ed aree verdi 
  
Le  strutture  maggiormente  utilizzate   per   offrire   attivita'
ludico-ricreative e di educazione  non  formale  durante  il  periodo
estivo  sono  naturalmente   quelle   generalmente   utilizzate   per
l'attivita' scolastica o per i servizi  educativi  per  l'infanzia  e
preferibilmente dotate di un generoso spazio verde dedicato,  poiche'
questo consente di realizzare attivita' anche all'aperto e diverse da
quelle che caratterizzano l'attivita' didattica che si svolge durante
il calendario scolastico. 
  
Non e' naturalmente esclusa la  possibilita'  di  utilizzare  anche
altre sedi similari, a  patto  che  le  stesse  offrano  le  medesime
funzionalita' necessarie,  in  termini  di  spazi  per  le  attivita'
all'interno  e  all'esterno,  servizi  igienici,  spazi  per  servizi
generali e per il supporto alla preparazione e distribuzione di pasti
(es. oratori, centri parrocchiali, sedi e centri  d'aggregazione  del
terzo settore e degli  enti  locali,  sedi  scout,  palestre,  centri
sportivi, centri estivi con gli sport acquatici o di altra  attivita'
sportiva,  aziende  agricole  attive  quali  fattorie  didattiche   e
nell'ambito dell'agricoltura sociale). 
  
I progetti delle attivita' offerte potranno essere realizzati dagli
enti interessati, dai soggetti gestori da questi individuati, nonche'
da organizzazioni ed enti del terzo settore. 
  Gli aspetti  presi  in  considerazione  riguardano  indicazioni  in
merito a: 
    1) l'accessibilita' degli spazi; 
    2) gli standard  per  il  rapporto  fra  bambini  ed  adolescenti
accolti e lo spazio disponibile; 
    3) gli standard per il rapporto numerico fra il  personale  ed  i
bambini ed adolescenti, e le strategie generali per il distanziamento
fisico; 
    4) i principi generali d'igiene e pulizia; 
    5) i criteri di selezione del personale  e  di  formazione  degli
operatori, educatori o animatori; 
    6)  gli  orientamenti  generali  per  la   programmazione   delle
attivita'  e  di  stabilita'  nel  tempo  della  relazione  fra   gli
operatori,  educatori  o  animatori  ed  i  gruppi  di   bambini   ed
adolescenti; 
    7) l'accesso quotidiano, le modalita'  di  accompagnamento  e  di
ritiro dei bambini ed adolescenti; 
    8) il protocollo di accoglienza; 
    9) il progetto organizzativo del servizio offerto; 
    10) le  attenzioni  speciali  per  l'accoglienza  di  bambini  ed
adolescenti con disabilita', vulnerabili o appartenenti a minoranze. 
  
2.1 Accessibilita' degli spazi 
  In  via  generale,  l'accesso  agli  spazi  deve  realizzarsi  alle
seguenti condizioni: 
    1) da parte di tutti i bambini e degli adolescenti.  Il  progetto
deve essere circoscritto a sottofasce di eta' in modo da  determinare
condizioni di  omogeneita'  fra  i  diversi  bambini  ed  adolescenti
accolti. A tale scopo, devono essere distinte fasce relative al  nido
ed alla scuola dell'infanzia (dai 0 ai 5 anni), alla scuola  primaria
(dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni); 
    2) mediante iscrizione: e' il gestore a definire  i  tempi  ed  i
modi d'iscrizione dandone comunicazione al  pubblico  e  con  congruo
anticipo rispetto all'inizio delle attivita' proposte. 
  Nel caso di bambini che non hanno mai frequentato  un  nido  o  una
scuola dell'infanzia, si possono prevedere attivita' in altri luoghi,
eventualmente riprendendo  anche  l'esempio  dei  micronidi  o  delle
cosiddette tagesmutter (articolo 2, comma 3, del decreto  legislativo
65/2017; articolo 48 del decreto legislativo 18/2020). 
  Il gestore puo' prevedere attivita' sportive, anche in piscina, per
cui si rimanda alle vigenti Linee guida per l'attivita'  sportiva  di
base e l'attivita' motoria in genere dell'Ufficio per lo sport  della
Presidenza del Consiglio dei ministri. 
  
2.2 Standard per il rapporto fra bambini ed adolescenti  accolti  e
spazio disponibile 
  In considerazione della necessita' di garantire  il  distanziamento
fisico  prescritto   dalla   normativa   vigente,   e'   fondamentale
l'organizzazione  in  piccoli  gruppi  e  l'organizzazione   di   una
pluralita' di diversi spazi o aree per lo svolgimento delle attivita'
programmate. 
  E' altresi' opportuno privilegiare il piu' possibile  le  attivita'
in spazi aperti all'esterno, anche se non in via esclusiva, e tenendo
conto di adeguate zone d'ombra. 
  Le verifiche sulla funzionalita' dell'organizzazione  dello  spazio
ad  accogliere  le  diverse   attivita'   programmate   non   possono
prescindere dalla valutazione dell'adeguatezza di ogni spazio o  area
dal punto di vista della sicurezza. 
  Inoltre, vista l'organizzazione in piccoli  gruppi,  e'  necessario
uno sforzo volto ad individuare una pluralita'  di  diversi  spazi  o
aree  per  lo  svolgimento  delle  attivita'  ludico-ricreative,   di
educazione non formale e di educazione all'aperto (outdoor education)
nell'ambito del territorio di riferimento. 
  In caso di attivita' in spazi chiusi, e'  raccomandata  l'aerazione
abbondante dei locali, con  il  ricambio  di  aria  che  deve  essere
frequente: tenere le finestre aperte per la maggior parte del tempo. 
  
2.3 Standard per il rapporto numerico fra il personale ed i bambini
e gli adolescenti, e le  strategie  generali  per  il  distanziamento
fisico 
  I criteri sotto riportati tengono in considerazione sia il grado di
autonomia dei bambini e degli adolescenti nelle attivita' comuni come
il pasto o l'uso dei servizi  igienici,  sia  la  loro  capacita'  di
aderire alle misure preventive da attuarsi per ridurre il rischio  di
COVID-19. 
  Il rapporto numerico minimo consigliato tra operatori, educatori  o
animatori e bambini ed adolescenti e' graduato in relazione  all'eta'
dei minori: 
    1) per i bambini in eta' da nido o scuola dell'infanzia (da 0 a 5
anni), e' consigliato  un  rapporto  di  un  operatore,  educatore  o
animatore ogni 5 bambini; 
    2) per i bambini in eta' da scuola primaria (da 6 a 11 anni),  e'
consigliato un rapporto di un operatore, educatore o animatore ogni 7
bambini; 
    3) per gli adolescenti in eta' da scuola secondaria (da 12  a  17
anni), e' consigliato  un  rapporto  di  un  operatore,  educatore  o
animatore ogni 10 adolescenti. 
  Oltre alla definizione organizzativa del rapporto numerico, occorre
operare per garantire il  suo  rispetto  per  l'intera  durata  delle
attivita', tenendo conto delle prescrizioni sul distanziamento fisico
previste dalla normativa vigente. 
  Per i bambini in eta' 0-5 anni, nel rispetto dei criteri pedagogici
consolidati, secondo i quali e' necessario prevedere  un  periodo  di
ambientamento  accompagnato  da  un  genitore  o  un   altro   adulto
accompagnatore,  si  suggerisce   un   ambientamento   che   potrebbe
realizzarsi sempre in piccoli gruppi, comprendendo i  genitori.  Tale
ambientamento e' suggerito anche per i bambini gia'  socializzati  al
nido o scuola dell'infanzia, stante che escono da un periodo  in  cui
sono rimasti a casa esclusivamente con i propri genitori o tutori. 
  In  questo  caso,  e'  consigliato  prevedere  un  rapporto  di  un
operatore, educatore o animatore ogni 5 coppie di adulti e bambini, a
meno di necessita' differenti in relazione agli spazi utilizzati. 
  Tale rapporto consigliato  e'  da  considerarsi  valido  anche  per
attivita' che prevedono la costante presenza dei  genitori  o  tutori
insieme ai bambini in eta' 0-5 anni (es. corsi per neogenitori, corsi
di massaggio infantile). 
  
2.4 Principi generali d'igiene e pulizia 
  Considerato  che  l'infezione  virale  si  realizza  per   droplets
(goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando) o  per
contatto (toccare, abbracciare, dare la mano o anche toccando  bocca,
naso e occhi con le mani precedentemente contaminate), le  misure  di
prevenzione da applicare sempre sono le seguenti: 
    1) lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso; 
    2) non tossire o starnutire senza protezione; 
    3) mantenere quanto piu' possibile il  distanziamento  fisico  di
almeno  un  metro  dalle  altre  persone,  seppur  con  i  limiti  di
applicabilita' per le caratteristiche evolutive  degli  utenti  e  le
metodologie educative di un contesto estremamente dinamico; 
    4) non toccarsi il viso con le mani; 
    5) pulire frequentemente le superfici con le  quali  si  viene  a
contatto; 
    6) arieggiare frequentemente i locali. 
  Tutto  questo  si  realizza  in  modo  piu'  agevole  nel  caso  di
permanenza in spazi aperti, come nel caso  di  educazione  all'aperto
(outdoor education). 
  
Nel caso di attivita' con neonati o bambini in eta' 0-3  anni  (es.
bambini in culla o bambini deambulanti), il  gestore  deve  prevedere
protocolli che seguano queste indicazioni: 
    1) gli operatori,  educatori  o  animatori,  non  essendo  sempre
possibile garantire il distanziamento  fisico  dal  bambino,  possono
utilizzare ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile e dispositivi
per  gli  occhi,  viso  e  mucose)  oltre  alla  consueta  mascherina
chirurgica; 
    2)  qualora  vengano  utilizzati   prodotti   disinfettanti,   si
raccomanda di  fare  seguire  alla  disinfezione  anche  la  fase  di
risciacquo soprattutto  per  gli  oggetti,  come  i  giocattoli,  che
potrebbero essere portati in bocca dai bambini. 
  
I gestori delle attivita' devono impiegare  diverse  strategie  per
informare ed incoraggiare rispetto a comportamenti  che  riducano  il
rischio di diffusione del contagio dal virus SARS- CoV-2.  A  seguire
si elencano alcune attivita', a titolo di esempio. 
  Prevedere una segnaletica e messaggi educativi per  la  prevenzione
del contagio 
  1)  Affiggere  una  segnaletica  nei  luoghi  con  una  visibilita'
significativa (es. presso le entrate in struttura, le aree  destinate
al consumo dei pasti, le  aree  destinate  al  riposo  notturno)  che
promuova misure protettive giornaliere e descriva come ostacolare  la
diffusione dei germi, ad  esempio  attraverso  il  corretto  lavaggio
delle mani ed il corretto utilizzo di mascherine; 
  2) includere messaggi (es.  video  esplicativi)  sui  comportamenti
corretti da tenere al fine di prevenire la diffusione  del  contagio,
quando vengono inviate comunicazioni al  personale  o  alle  famiglie
(es. il sito web della struttura, nelle e-mail, tramite  gli  account
ufficiali sui social media); 
  3) utilizzare i manifesti e le grafiche  realizzate  dal  Ministero
della salute disponibili sul sito istituzionale. 
  
Sensibilizzare al corretto utilizzo delle mascherine 
  1) L'utilizzo di mascherine  puo'  essere  difficoltoso  quando  si
organizzano attivita'  per  minori,  specialmente  se  devono  essere
indossate durante tutta la giornata, come  nel  caso  di  campeggi  o
campi estivi. Le mascherine  devono  essere  indossate  da  tutto  il
personale, e da tutti gli iscritti con piu' di 6  anni  di  eta'.  Le
mascherine sono essenziali quando il distanziamento  fisico  e'  piu'
difficile da rispettare; 
  2) le mascherine non  dovrebbero  essere  utilizzate  nel  caso  di
bambini con meno di 3  anni  di  eta',  di  persone  con  difficolta'
respiratorie o in stato di momentanea incoscienza o  di  persone  con
disabilita'  tale  da  rendergli  impossibile  la   rimozione   della
mascherina senza aiuto da parte di un'altra persona; 
  3) le mascherine devono essere utilizzate in base alle  indicazioni
del Ministero della salute e delle autorita' competenti; 
  4) l'utilizzo delle mascherine ha lo scopo di proteggere  le  altre
persone, nel  caso  in  cui  chi  le  indossa  sia  inconsapevolmente
infetto, ma non mostri  sintomi.  Per  prevenire  la  diffusione  del
contagio, e' fondamentale che ne facciano uso tutti coloro  che  sono
nelle condizioni di indossarle. 
  
Garantire la sicurezza del pernottamento 
  Se  e'  previsto  un  pernottamento,  il  gestore  deve   prevedere
procedure specifiche, che rispettino queste indicazioni: 
  1)  occorre  prevenire  la  condivisione  di  spazi  comuni  per  i
pernottamenti, soprattutto quando non risulti possibile garantire  il
corretto distanziamento fisico e la corretta osservanza delle  misure
igienico sanitarie per la prevenzione del  contagio;  i  partecipanti
devono  rispettare  il  distanziamento  fisico  e,  quando  non   sia
possibile rispettarlo, devono indossare mascherine chirurgiche; 
  2) periodicamente deve essere misurata la temperatura corporea.  Il
gestore definisce la periodicita' di tali misurazioni; 
  3) devono essere seguite tutte le procedure indicate al  punto  2.8
Protocollo di accoglienza; 
  4) mantenere sempre distinta la biancheria di ogni  persona,  l'una
dall'altra; 
  5)  la  biancheria  deve  essere  pulita  almeno  una  volta   alla
settimana, o  comunque  prima  dell'utilizzo  da  parte  di  un'altra
persona; 
  6) e' consigliato prevedere un dispenser di gel idroalcolico per le
mani all'ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in
aree predisposte e di facile accesso. 
  
Garantire la sicurezza dei pasti 
  Se  sono  previsti  pasti,  il  gestore  deve  prevedere  procedure
specifiche, che rispettino queste indicazioni: 
  1) gli operatori, educatori o  animatori  devono  lavarsi  le  mani
prima di preparare il pasto  e  dopo  aver  aiutato  eventualmente  i
bambini; 
  2) e' preferibile usare posate, bicchieri e stoviglie  personali  o
monouso e biodegradabili. Altrimenti, il gestore deve  prevedere  che
le stoviglie siano pulite con sapone ed acqua calda,  o  tramite  una
lavastoviglie; 
  3) e' possibile ricorrere ad un servizio di  ristorazione  esterno,
purche'  i  pasti  siano  realizzati  secondo  la  normativa  vigente
(allegato 17 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17
maggio 2020, alla  sezione  "Ristorazione"  ed  eventuali  successivi
aggiornamenti). 
  In generale, i gestori devono rispettare tutte le altre indicazioni
e  regolamentazioni  statali,  regionali  e  locali  in  materia   di
preparazione dei pasti. 
  
Pulire e sanificare i servizi igienici 
  Il gestore deve prevedere, almeno una volta al giorno,  la  pulizia
dei servizi igienici con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo
0,1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi  autorizzati  seguendo
le istruzioni per l'uso fornite dal produttore. 
  Prevedere scorte adeguate 
  Il  gestore  deve  garantire  l'igiene  e  la  salute  durante   le
attivita'. Il gestore deve prevedere sufficienti scorte di mascherine
chirurgiche,  sapone,  gel  idroalcolico  per  le   mani,   salviette
disinfettanti e  cestini  per  i  rifiuti  provvisti  di  pedale  per
l'apertura o comunque che non prevedano contatto con le mani. 
 
 2.5  Criteri  di  selezione  del  personale  e   formazione   degli
operatori, educatori o animatori 
  E' consentita  la  possibilita'  di  coinvolgimento  di  operatori,
educatori o animatori volontari, opportunamente informati. 
  Il gestore puo' impiegare personale ausiliario o  di  supporto  per
specifiche attivita' (es. maestri di musica, educatori professionali)
o  in  sostituzione  temporanea  di  altri  operatori,  educatori   o
animatori responsabili dei piccoli gruppi. 
  Tutto il personale, retribuito e volontario, deve essere  informato
sui temi della prevenzione di COVID-19, nonche' per  gli  aspetti  di
utilizzo dei dpi e delle misure di igiene e pulizia . 
  I gestori e gli operatori, educatori o animatori possono fruire dei
corsi online erogati dall'Istituto superiore di sanita' sulla propria
piattaforma   istituzionale   di   formazione   online   a   distanza
(http://eduiss.it), salvo specifiche attivita' formative richieste  o
promosse dalle autorita' competenti. 
  Per  periodi  d'attivita'  superiori  a  15  giorni,  e'  possibile
prevedere  un  cambio  degli   operatori,   educatori   o   animatori
responsabili per ogni piccolo gruppo. Si raccomanda inoltre che venga
predisposta un'attivita' di affiancamento  con  un  altro  operatore,
educatore o animatore, qualora sia previsto  tale  cambio,  cosi'  da
favorire una familiarita' fra i bambini ed adolescenti con  il  nuovo
operatore, educatore o animatore responsabile del piccolo gruppo. 
  Al fine di assicurare un'adeguata presenza di personale, sempre  in
coerenza con quanto sopra esplicitato, potranno essere promosse forme
di collaborazione  con  enti  e  progetti  di  servizio  civile,  per
l'utilizzo dei volontari a supporto dei centri estivi. 
  
2.6 Orientamenti generali per la programmazione delle  attivita'  e
di stabilita' nel tempo della relazione fra  operatori,  educatori  o
animatori ed i gruppi di bambini ed adolescenti 
  E'  necessario  lavorare  per  piccoli   gruppi   di   bambini   ed
adolescenti, garantendo la condizione della loro stabilita' per tutto
il tempo di svolgimento delle attivita'. Anche la  relazione  tra  il
piccolo gruppo di bambini ed adolescenti e gli operatori, educatori o
animatori attribuiti deve essere garantita con continuita' nel tempo. 
  Le due condizioni di cui sopra  proteggono  dalla  possibilita'  di
diffusione allargata del contagio, nel caso tale evenienza si venga a
determinare,  garantendo  altresi'  la   possibilita'   di   puntuale
tracciamento del medesimo. 
  La  realizzazione  delle   diverse   attivita'   programmate   deve
realizzarsi  inoltre   nel   rispetto   delle   seguenti   principali
condizioni: 
  1)  continuita'  di  relazione  fra  ogni  operatore,  educatore  o
animatore ed i piccoli gruppi di bambini  ed  adolescenti,  anche  al
fine di consentire l'eventuale tracciamento  di  potenziali  casi  di
contagio  (in  caso  di  attivita'  che  prevedono  piu'  turni,   un
operatore, educatore o animatore puo' essere assegnato ad  un  gruppo
per ogni turno); 
  2) quanto previsto dal precedente punto  2.4  Principi  d'igiene  e
pulizia; 
  3) non prevedere attivita' che comprendano  assembramenti  di  piu'
persone, come le feste  periodiche  con  le  famiglie,  privilegiando
forme audiovisuali di documentazione ai fini della  comunicazione  ai
genitori o tutori. 
  
2.7 Accesso quotidiano e modalita' di accompagnamento e ritiro  dei
bambini ed adolescenti 
  I gestori devono prevedere punti di  accoglienza  per  l'entrata  e
l'uscita dall'area dedicata alle attivita'. Quando possibile, i punti
di ingresso devono essere differenziati  dai  punti  di  uscita,  con
individuazione di percorsi obbligati. 
  E' importante infatti che la situazione di  arrivo  e  rientro  dei
bambini e degli adolescenti presso la propria  abitazione  si  svolga
senza comportare assembramenti negli ingressi delle aree interessate. 
  I punti di accoglienza devono essere all'esterno o in un  opportuno
ingresso separato dell'area o struttura, per evitare che  gli  adulti
accompagnatori entrino nei  luoghi  adibiti  allo  svolgimento  delle
attivita'. 
  E' consigliato segnalare con appositi riferimenti  le  distanze  da
rispettare. 
  Gli ingressi e le uscite devono essere scaglionati. 
  Nel punto di accoglienza deve essere disponibile una fontana  o  un
lavandino  con  acqua  e  sapone  o,  in  assenza  di   questa,   gel
idroalcolico  per  l'igienizzazione  delle   mani   del   bambino   o
adolescente prima che entri nella struttura. Similmente, il bambino o
adolescente  deve  igienizzarsi  le  mani  una  volta  uscito   dalla
struttura, prima di essere riconsegnato  all'accompagnatore.  Il  gel
idroalcolico deve ovviamente essere conservato  fuori  dalla  portata
dei bambini per evitare ingestioni accidentali. 
  L'igienizzazione delle mani deve essere realizzata anche  nel  caso
degli operatori, educatori o animatori che entrano  in  turno,  o  di
eventuali accompagnatori che  partecipano  anch'essi  alle  attivita'
(es. corsi per neogenitori). 
  
2.8 Protocollo di accoglienza 
  Sono previsti 3 protocolli di accoglienza: 
  1) per la prima accoglienza, da applicare al primo giorno del campo
estivo o centro estivo o altre attivita'; 
  2) per l'accoglienza giornaliera, per i  giorni  successivi  e  che
prevedono l'ingresso nell'area dedicata alle attivita'; 
  3) per le verifiche giornaliere, nel caso di pernotto  e  frequenza
delle attivita' per piu' di 24 ore. 
  
Protocollo per la prima accoglienza 
  1) i genitori devono autocertificare che il bambino o adolescente: 
    a) non ha avuto una temperatura corporea superiore  ai  37,5°C  o
alcuna sintomatologia respiratoria, anche nei 3 giorni precedenti; 
    b) non e' stato in  quarantena  o  isolamento  domiciliare  negli
ultimi 14 giorni a seguito di stretto contatto con  casi  COVID-19  o
sospetti tali; 
    c) non e' entrato a stretto contatto  con  una  persona  positiva
COVID-19 o con una persona  con  temperatura  corporea  superiore  ai
37,5°C o con  sintomatologia  respiratoria,  per  quanto  di  propria
conoscenza, negli ultimi 14 giorni.; 
  2)  anche  gli  operatori,  educatori  o  animatori,  o   eventuali
accompagnatori, devono produrre un'autocertificazione per  l'ingresso
nell'area dedicata alle attivita'; 
  3) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza  deve
misurare la temperatura dell'iscritto o  del  membro  del  personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore  deve  essere
pulito con una salvietta igienizzante o  cotone  imbevuto  di  alcool
prima  del  primo  utilizzo,  in  caso   di   contatto,   alla   fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento  o  si
mette a tossire durante la misurazione. 
  
Protocollo  per  l'accoglienza  giornaliera,  successiva  al  primo
ingresso 
  1) i genitori devono autocertificare che il bambino o adolescente: 
    a) non ha avuto, nel periodo  di  assenza  dalle  attivita',  una
temperatura corporea superiore  ai  37,5°C  o  alcuna  sintomatologia
respiratoria; 
    b) non e' entrato a stretto  contatto,  nel  periodo  di  assenza
dalle attivita', con una persona positiva COVID-19 o con una  persona
con temperatura corporea superiore ai  37,5°C  o  con  sintomatologia
respiratoria, per quanto di propria conoscenza; 
  2)  anche  gli  operatori,  educatori  o  animatori,  o   eventuali
accompagnatori, devono produrre un'autocertificazione per  l'ingresso
nell'area dedicata alle attivita'; 
  3) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza  deve
misurare la temperatura dell'iscritto o  del  membro  del  personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore  deve  essere
pulito con una salvietta igienizzante o  cotone  imbevuto  di  alcool
prima  del  primo  utilizzo,  in  caso   di   contatto,   alla   fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento  o  si
mette a tossire durante la misurazione. 
  Nel caso in cui una persona non partecipi alle attivita'  per  piu'
di 3 giorni, e' opportuno  rieseguire  il  protocollo  per  la  prima
accoglienza. 
  
Protocollo per  le  verifiche  giornaliere  in  caso  di  pernotto,
successive al primo ingresso 
  1) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza  deve
misurare la temperatura dell'iscritto o  del  membro  del  personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore  deve  essere
pulito con una salvietta igienizzante o  cotone  imbevuto  di  alcool
prima  del  primo  utilizzo,  in  caso   di   contatto,   alla   fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento  o  si
mette a tossire durante la misurazione. 
  Il gestore deve prevedere un registro di presenza di  chiunque  sia
presente alle attivita', per favorire le attivita' di tracciamento di
un eventuale contagio da parte delle autorita' competenti. 
  Come detto, i protocolli devono essere eseguiti all'entrata per gli
operatori, educatori o animatori. Se malati, questi  devono  rimanere
presso la propria abitazione  ed  allertare  immediatamente  il  loro
medico di medicina generale ed il gestore. 
  
2.9 Progetto organizzativo del servizio offerto 
  I gestori comunicano alla ASL e al comune i progetti  organizzativi
del servizio offerto con una descrizione generale delle attivita'. 
  2.10  Attenzioni  speciali  per   l'accoglienza   di   bambini   ed
adolescenti con disabilita', vulnerabili o appartenenti a minoranze 
  Nella consapevolezza delle particolari difficolta'  che  le  misure
restrittive di contenimento del contagio hanno comportato per bambini
ed adolescenti con disabilita', e della necessita' di  includerli  in
una graduale ripresa della socialita', particolare attenzione e  cura
vanno rivolte alla definizione di modalita' di attivita' e misure  di
sicurezza specifiche per coinvolgerli nelle attivita' estive. 
  
Il rapporto numerico,  nel  caso  di  bambini  ed  adolescenti  con
disabilita',  deve  essere  potenziato  integrando  la  dotazione  di
operatori, educatori o animatori nel gruppo  dove  viene  accolto  il
bambino ed adolescente, portando il rapporto numerico a 1  operatore,
educatore o animatore per 1 bambino o adolescente. 
  
Il personale coinvolto deve essere adeguatamente  formato  anche  a
fronte delle diverse modalita'  di  organizzazione  delle  attivita',
tenendo anche conto delle difficolta' di mantenere il distanziamento,
cosi' come della necessita' di accompagnare  bambini  ed  adolescenti
con disabilita' nel comprendere il senso delle misure di precauzione. 
  
In alcuni casi, e' opportuno prevedere, se possibile, un  educatore
professionale o un mediatore  culturale,  specialmente  nei  casi  di
minori che vivono fuori dalla famiglia d'origine,  minori  stranieri,
non accompagnati, minori che vivono in carcere.