ANUPI Educazione incontra il Senatore Mario Pittoni, Presidente della 7^ Commissione Cultura

Il 1° agosto 2019 ANUPI Educazione ha incontrato a Palazzo Madama il Senatore Mario Pittoni, Presidente della 7^ Commissione Istruzione e Cultura del MIUR.

Una delegazione composta da Donata Castiello, Vicepresidente ANUPI Educazione, Gladis Tesolin, Coordinamento Friuli – Venezia Giulia, e Karin Fanutti, già rappresentante Regione Veneto, ha presentato, nel quadro delle iniziative volte a far conoscere alle Istituzioni la nostra professione, al senatore Mario Pittoni i principi fondanti della professione degli Psicomotricisti, le caratteristiche associative di ANUPI Educazione, la sua iscrizione nell’Elenco II° del MISE, la qualità dei Professionisti  associati, così come previsto dalla legge 4/2013,  il suo percorso per l’accreditamento MIUR e le criticità incontrate nei rapporti con le Istituzioni Scolastiche relativamente ai bandi indetti dai Dirigenti scolastici.

Abbiamo potuto stabilire questo contatto e la successiva apertura per una audizione, grazie al lavoro di ricerca che in ambito regionale hanno condotto  le colleghe Tesolin e Fanutti, le quali hanno individuato in Mario Pittoni, loro conterraneo udinese e friulano, un referente istituzionale che potesse ascoltare e accogliere le motivazioni e le richieste degli Psicomotricisti.

Siamo state ricevute nell’Ufficio del Senato e non al MIUR, in quanto nell’aula era in corso la votazione per la reintroduzione dell’ora di “educazione civica” nei percorsi scolastici e l’incontro si è svolto in un clima di accoglienza e attenzione alle tematiche proposte.

Abbiamo portato al senatore un’ampia raccolta di materiali prodotti da ANUPI Educazione: alcuni volumi pubblicati con Erickson, un fascicolo della Rivista, la locandina della Collana editoriale da noi curata, i pieghevoli dell’Associazione, documenti fotografici dell’attività psicomotoria, la documentazione dell’iscrizione al MiSE, i report sulle attività associative e sull’ampiezza dell’azione degli psicomotricisti a favore della popolazione infantile, citando le cifre ragguardevoli che riguardano il numero dei bambini che frequentano un laboratorio psicomotorio ogni anno.

Pur nel breve tempo a disposizione abbiamo sottolineato al nostro interlocutore la valenza socioeducativa dell’azione psicomotoria nella scuola, come potenziamento della competenza docente e come affiancamento dell’azione educativa docente e genitoriale. Abbiamo insistito sulla caratteristica di intervento nel sociale, che va a supportare e integrare le strategie educative, messe sempre più alla prova da una popolazione scolastica che fin dalla prima infanzia dimostra difficoltà di diversa origine.

Tutti questi argomenti che hanno inerenza con la nostra professione, hanno trovato riscontro ed interesse nel Senatore, che ha mostrato una visione globale sul mondo della didattica attiva, oltre che interesse ad una modalità di coinvolgimento che favorisca nel bambino una crescita ed uno sviluppo pieno ed equilibrato, base per la formazione dei cittadini di domani.

Si è parlato e discusso come questa sia un’epoca di “passioni tristi”, di difficoltà sociali e familiari nell’impegno educativo, di solitudine dei docenti di fronte alle problematiche che i bambini portano nella comunità scolastica. Come uscirne o provare ad uscirne? Il nostro suggerimento è stato quello di dare maggiore opportunità operativa alla figura degli psicomotricisti, e questi devono veder riconosciuta la validità degli specifici titoli formativi che definiscono la loro professione.

Il Senatore Pittoni ha dichiarato disponibilità ad esaminare le questioni che ci riguardano, pertanto gli invieremo una memoria circostanziata alla ripresa dei lavori parlamentari, così che possa avere tutti gli elementi per comprendere la nostra posizione e le nostre aspettative.

Gli chiederemo di individuare le modalità e le procedure affinché alla nostra specificità formativa venga dato il giusto riconoscimento nelle graduatorie dei bandi scolastici, e operando affinché il MIUR possa dare indicazioni più precise alle scuole autonome e ai Dirigenti sulla formulazione dei bandi per l’assunzione di esperti esterni, soprattutto quando la richiesta riguarda un intervento psicomotorio. E’ utile, in questo caso, fare riferimento in modo preciso alla nostra professione, senza confonderla con attività educative o motorie di altro genere.

Confidiamo che le nostre richieste possano trovare la strada burocratica e amministrativa adatta a favorire la chiarezza sulla nostra professione e ne aiuti il riconoscimento.

La delegazione a Palazzo Madama

Donata Castiello   Gladis Tesolin  Karin Fanutti