Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunita'
organizzate di socialita' e gioco per bambini
ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza covid-19
DPCM 11 giugno 2020
Nuove opportunita' per garantire ai bambini ed agli adolescenti
l'esercizio del diritto alla socialita' ed al gioco.
L'emergenza sanitaria determinatasi in conseguenza della diffusione
epidemica del COVID-19 ha reso necessari provvedimenti di protezione
che hanno limitato fortemente la possibilita' di movimento al di
fuori del contesto domestico. In particolare, con la sospensione di
tutte le attivita' educative e scolastiche in presenza, si e'
limitata drasticamente la possibilita' di svolgere esperienze al di
fuori del contesto domestico e familiare per i bambini e gli
adolescenti.
Sebbene le esigenze di garantire condizioni di sicurezza e di
salute per la popolazione abbiano positivamente giustificato i
provvedimenti restrittivi di cui sopra, una delle conseguenze degli
stessi e' stata quella di incidere fortemente su quelle condizioni di
ordinario benessere dei bambini e degli adolescenti che si legano
strettamente ad alcuni diritti fondamentali, come quelli all'incontro
sociale fra pari, al gioco ed all'educazione.
Partendo dalle circostanze sopra richiamate, le presenti linee
guida hanno l'obiettivo di individuare orientamenti e proposte per
realizzare, nella attuale fase 2 dell'emergenza COVID-19,
opportunita' organizzate di socialita' e gioco per bambini ed
adolescenti, con l'obiettivo di contenere il rischio di contagio
epidemiologico.
Tale prospettiva e' stata perseguita ricercando il giusto
bilanciamento tra il diritto alla socialita', al gioco ed in generale
all'educazione dei bambini e degli adolescenti e, d'altra parte, la
necessita' di garantire condizioni di tutela della loro salute,
nonche' di quella delle famiglie e del personale educativo ed
ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative.
Nel momento in cui si immagina una, seppur ridotta e controllata,
interazione tra persone, non e' infatti possibile azzerare
completamente il rischio di contagio, il quale va governato e ridotto
al minimo secondo precise linee guida e protocolli contenenti
adeguate misure di sicurezza e di tutela della salute.
Esiste peraltro una diffusa convergenza di orientamenti che
sottolineano la necessita' di avere linee guida generali ed unitarie
relativamente ai requisiti per la riapertura delle attivita', in
relazione agli standard ambientali, al rapporto numerico ed alla
definizione dei controlli sanitari preventivi sui bambini e gli
adolescenti, sugli operatori, educatori o animatori e sulle famiglie.
Al contempo, occorrono anche indicazioni chiare circa i necessari
protocolli operativi da adottare durante le attivita', sia sui
minori, che per garantire appropriate condizioni igieniche ai locali
ed ai diversi materiali impiegati.
Il punto di maggiore attenzione riguarda infatti la definizione
delle procedure per attuare le condizioni che consentano di offrire
opportunita' di esercizio del diritto alla socialita' ed al gioco in
condizioni di sicurezza, o almeno nel maggior grado di sicurezza
possibile, date le circostanze.
Costituiscono elementi di riferimento trasversali alle esperienze
ed attivita' prospettate nelle diverse sezioni del documento:
1) la centratura sulla qualita' della relazione interpersonale,
mediante il rapporto individuale fra l'adulto ed il bambino, nel caso
di bambini di eta' inferiore ai 3 anni, e mediante l'organizzazione
delle attivita' in piccoli gruppi nel caso di bambini piu' grandi e
degli adolescenti, evitando contatti tra gruppi diversi;
2) l'attenta organizzazione degli spazi piu' idonei e sicuri,
privilegiando quelli esterni ed il loro allestimento per favorire
attivita' di piccoli gruppi;
3) l'attenzione particolare agli aspetti igienici e di pulizia,
al fine di ridurre i rischi tramite protocolli di sicurezza adeguati.
Con questi presupposti e finalita' generali, le linee guida
trattano due distinte tipologie di interesse, che trovano
realizzazione progressiva nella fase temporale che ci separa dalla
riapertura dei servizi educativi e delle scuole nel prossimo anno
scolastico.
In particolare, ci si riferisce:
1) alla riapertura regolamentata di parchi, giardini pubblici ed
aree gioco per la frequentazione da parte dei bambini, anche di eta'
inferiore ai 3 anni, e degli adolescenti;
2) alla realizzazione di attivita' ludico-ricreative, educazione
non formale ed attivita' sperimentali di educazione all'aperto (in
inglese, outdoor education) per bambini e adolescenti di eta' 0-17
anni, con la presenza di operatori, educatori o animatori addetti
alla loro conduzione, utilizzando le potenzialita' di accoglienza di
nidi e spazi per l'infanzia, scuole e di altri ambienti similari ed
aree verdi.
La finalita' perseguita di ripristinare le condizioni per
l'esercizio da parte di bambini e adolescenti del diritto alla
socialita' ed al gioco anche oltre i confini della dimensione
domestica e familiare si intreccia fortemente con le problematiche
inerenti alla conciliazione delle dimensioni di cura e lavoro da
parte dei genitori. Questi ultimi sono infatti chiamati, con maggiore
intensita' a partire dalla fase 2 rispetto alla fase immediatamente
precedente, a riprendere le proprie attivita' di lavoro.
1. Riapertura regolamentata di parchi, giardini pubblici ed aree
gioco per bambini e adolescenti
I parchi, i giardini pubblici e le aree gioco rappresentano una
risorsa disponibile di grande importanza per tutti, certamente anche
per i bambini e gli adolescenti, per realizzare esperienze all'area
aperta orientate sia alla scoperta dell'ambiente sia alla
realizzazione di attivita' di gioco col supporto di attrezzature
poste ad arredo dello spazio stesso.
La loro riapertura rappresenta indubbiamente un fatto positivo per
il recupero di un equilibrio psicologico e fisico che ha risentito
delle prescrizioni che hanno impedito di uscire dalla propria
abitazione, sebbene richieda di essere regolamentata nelle forme di
accesso, nelle modalita' di controllo delle condizioni igieniche
degli arredi e delle attrezzature disponibili e con la garanzia che
sia rispettato il distanziamento fisico previsto dalla normativa
vigente e, ove occorra, l'utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale (dpi).
Gli aspetti considerati riguardano:
1) l'accessibilita' degli spazi;
2) i compiti del gestore;
3) la responsabilita' del genitore o dell'accompagnatore.
1.1 Accessibilita' degli spazi
In via generale, l'accesso agli spazi deve realizzarsi alle
seguenti condizioni:
1) da parte dei bambini e degli adolescenti di eta' da 0 a 17
anni, con l'obbligo di accompagnamento da parte di un genitore o di
un altro adulto responsabile, ove necessario;
2) limitata esclusivamente dalla necessita' di non produrre
assembramenti e di garantire il distanziamento fisico previsto dalla
normativa vigente nell'area interessata.
1.2 Compiti del gestore
Il gestore deve:
1) disporre la manutenzione ordinaria dello spazio, eseguendo
controlli periodici dello stato delle diverse attrezzature in esso
presenti, con pulizia periodica approfondita delle superfici piu'
toccate, con detergente neutro;
2) posizionare cartelli informativi all'ingresso delle aree verdi
e delle aree gioco rispetto ai comportamenti corretti da tenere, in
linea con le raccomandazioni del Ministero della salute e delle
autorita' competenti.
1.3 Responsabilita' del genitore o dell'accompagnatore
L'accompagnatore deve:
1) attuare modalita' di accompagnamento diretto del bambino o
dell'adolescente, con particolare riguardo ai bambini nei primi 3
anni di vita ed ai soggetti con patologie di neuropsichiatria
infantile (Npi), fragilita', cronicita', in particolare:
a) in caso di bambini da 0 a 3 anni, utilizzare una carrozzina,
un passeggino o similari, oppure, se il bambino e' in grado di
deambulare autonomamente, garantire il controllo diretto da parte
dell'adulto accompagnatore;
b) in caso di bambini o adolescenti da 0 a 17 anni con
patologie Npi, fragilita', cronicita', garantire la presenza di un
adulto accompagnatore;
2) garantire in ogni caso il rispetto delle prescrizioni sul
distanziamento fisico come previsto dalla normativa vigente;
3) rispettare le disposizioni di distanziamento fisico e le
prescrizioni sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
(dpi), e vigilare sui bambini con piu' di 3 anni di eta' che si
accompagnano. Nel caso di bambini con piu' di 6 anni,
l'accompagnatore deve vigilare affinche' questi rispettino le
disposizioni di distanziamento fisico e le prescrizioni sull'utilizzo
dei dpi ove previsto.
2. Attivita' ludico-ricreative, di educazione non formale e
attivita' sperimentali di educazione all'aperto (in inglese, outdoor
education) per bambini e adolescenti di eta' 0-17 anni, con la
presenza di operatori, educatori o animatori addetti alla loro
conduzione, utilizzando le potenzialita' di accoglienza di nidi e
spazi per l'infanzia, scuole, altri ambienti similari ed aree verdi
Le strutture maggiormente utilizzate per offrire attivita'
ludico-ricreative e di educazione non formale durante il periodo
estivo sono naturalmente quelle generalmente utilizzate per
l'attivita' scolastica o per i servizi educativi per l'infanzia e
preferibilmente dotate di un generoso spazio verde dedicato, poiche'
questo consente di realizzare attivita' anche all'aperto e diverse da
quelle che caratterizzano l'attivita' didattica che si svolge durante
il calendario scolastico.
Non e' naturalmente esclusa la possibilita' di utilizzare anche
altre sedi similari, a patto che le stesse offrano le medesime
funzionalita' necessarie, in termini di spazi per le attivita'
all'interno e all'esterno, servizi igienici, spazi per servizi
generali e per il supporto alla preparazione e distribuzione di pasti
(es. oratori, centri parrocchiali, sedi e centri d'aggregazione del
terzo settore e degli enti locali, sedi scout, palestre, centri
sportivi, centri estivi con gli sport acquatici o di altra attivita'
sportiva, aziende agricole attive quali fattorie didattiche e
nell'ambito dell'agricoltura sociale).
I progetti delle attivita' offerte potranno essere realizzati dagli
enti interessati, dai soggetti gestori da questi individuati, nonche'
da organizzazioni ed enti del terzo settore.
Gli aspetti presi in considerazione riguardano indicazioni in
merito a:
1) l'accessibilita' degli spazi;
2) gli standard per il rapporto fra bambini ed adolescenti
accolti e lo spazio disponibile;
3) gli standard per il rapporto numerico fra il personale ed i
bambini ed adolescenti, e le strategie generali per il distanziamento
fisico;
4) i principi generali d'igiene e pulizia;
5) i criteri di selezione del personale e di formazione degli
operatori, educatori o animatori;
6) gli orientamenti generali per la programmazione delle
attivita' e di stabilita' nel tempo della relazione fra gli
operatori, educatori o animatori ed i gruppi di bambini ed
adolescenti;
7) l'accesso quotidiano, le modalita' di accompagnamento e di
ritiro dei bambini ed adolescenti;
8) il protocollo di accoglienza;
9) il progetto organizzativo del servizio offerto;
10) le attenzioni speciali per l'accoglienza di bambini ed
adolescenti con disabilita', vulnerabili o appartenenti a minoranze.
2.1 Accessibilita' degli spazi
In via generale, l'accesso agli spazi deve realizzarsi alle
seguenti condizioni:
1) da parte di tutti i bambini e degli adolescenti. Il progetto
deve essere circoscritto a sottofasce di eta' in modo da determinare
condizioni di omogeneita' fra i diversi bambini ed adolescenti
accolti. A tale scopo, devono essere distinte fasce relative al nido
ed alla scuola dell'infanzia (dai 0 ai 5 anni), alla scuola primaria
(dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni);
2) mediante iscrizione: e' il gestore a definire i tempi ed i
modi d'iscrizione dandone comunicazione al pubblico e con congruo
anticipo rispetto all'inizio delle attivita' proposte.
Nel caso di bambini che non hanno mai frequentato un nido o una
scuola dell'infanzia, si possono prevedere attivita' in altri luoghi,
eventualmente riprendendo anche l'esempio dei micronidi o delle
cosiddette tagesmutter (articolo 2, comma 3, del decreto legislativo
65/2017; articolo 48 del decreto legislativo 18/2020).
Il gestore puo' prevedere attivita' sportive, anche in piscina, per
cui si rimanda alle vigenti Linee guida per l'attivita' sportiva di
base e l'attivita' motoria in genere dell'Ufficio per lo sport della
Presidenza del Consiglio dei ministri.
2.2 Standard per il rapporto fra bambini ed adolescenti accolti e
spazio disponibile
In considerazione della necessita' di garantire il distanziamento
fisico prescritto dalla normativa vigente, e' fondamentale
l'organizzazione in piccoli gruppi e l'organizzazione di una
pluralita' di diversi spazi o aree per lo svolgimento delle attivita'
programmate.
E' altresi' opportuno privilegiare il piu' possibile le attivita'
in spazi aperti all'esterno, anche se non in via esclusiva, e tenendo
conto di adeguate zone d'ombra.
Le verifiche sulla funzionalita' dell'organizzazione dello spazio
ad accogliere le diverse attivita' programmate non possono
prescindere dalla valutazione dell'adeguatezza di ogni spazio o area
dal punto di vista della sicurezza.
Inoltre, vista l'organizzazione in piccoli gruppi, e' necessario
uno sforzo volto ad individuare una pluralita' di diversi spazi o
aree per lo svolgimento delle attivita' ludico-ricreative, di
educazione non formale e di educazione all'aperto (outdoor education)
nell'ambito del territorio di riferimento.
In caso di attivita' in spazi chiusi, e' raccomandata l'aerazione
abbondante dei locali, con il ricambio di aria che deve essere
frequente: tenere le finestre aperte per la maggior parte del tempo.
2.3 Standard per il rapporto numerico fra il personale ed i bambini
e gli adolescenti, e le strategie generali per il distanziamento
fisico
I criteri sotto riportati tengono in considerazione sia il grado di
autonomia dei bambini e degli adolescenti nelle attivita' comuni come
il pasto o l'uso dei servizi igienici, sia la loro capacita' di
aderire alle misure preventive da attuarsi per ridurre il rischio di
COVID-19.
Il rapporto numerico minimo consigliato tra operatori, educatori o
animatori e bambini ed adolescenti e' graduato in relazione all'eta'
dei minori:
1) per i bambini in eta' da nido o scuola dell'infanzia (da 0 a 5
anni), e' consigliato un rapporto di un operatore, educatore o
animatore ogni 5 bambini;
2) per i bambini in eta' da scuola primaria (da 6 a 11 anni), e'
consigliato un rapporto di un operatore, educatore o animatore ogni 7
bambini;
3) per gli adolescenti in eta' da scuola secondaria (da 12 a 17
anni), e' consigliato un rapporto di un operatore, educatore o
animatore ogni 10 adolescenti.
Oltre alla definizione organizzativa del rapporto numerico, occorre
operare per garantire il suo rispetto per l'intera durata delle
attivita', tenendo conto delle prescrizioni sul distanziamento fisico
previste dalla normativa vigente.
Per i bambini in eta' 0-5 anni, nel rispetto dei criteri pedagogici
consolidati, secondo i quali e' necessario prevedere un periodo di
ambientamento accompagnato da un genitore o un altro adulto
accompagnatore, si suggerisce un ambientamento che potrebbe
realizzarsi sempre in piccoli gruppi, comprendendo i genitori. Tale
ambientamento e' suggerito anche per i bambini gia' socializzati al
nido o scuola dell'infanzia, stante che escono da un periodo in cui
sono rimasti a casa esclusivamente con i propri genitori o tutori.
In questo caso, e' consigliato prevedere un rapporto di un
operatore, educatore o animatore ogni 5 coppie di adulti e bambini, a
meno di necessita' differenti in relazione agli spazi utilizzati.
Tale rapporto consigliato e' da considerarsi valido anche per
attivita' che prevedono la costante presenza dei genitori o tutori
insieme ai bambini in eta' 0-5 anni (es. corsi per neogenitori, corsi
di massaggio infantile).
2.4 Principi generali d'igiene e pulizia
Considerato che l'infezione virale si realizza per droplets
(goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando) o per
contatto (toccare, abbracciare, dare la mano o anche toccando bocca,
naso e occhi con le mani precedentemente contaminate), le misure di
prevenzione da applicare sempre sono le seguenti:
1) lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso;
2) non tossire o starnutire senza protezione;
3) mantenere quanto piu' possibile il distanziamento fisico di
almeno un metro dalle altre persone, seppur con i limiti di
applicabilita' per le caratteristiche evolutive degli utenti e le
metodologie educative di un contesto estremamente dinamico;
4) non toccarsi il viso con le mani;
5) pulire frequentemente le superfici con le quali si viene a
contatto;
6) arieggiare frequentemente i locali.
Tutto questo si realizza in modo piu' agevole nel caso di
permanenza in spazi aperti, come nel caso di educazione all'aperto
(outdoor education).
Nel caso di attivita' con neonati o bambini in eta' 0-3 anni (es.
bambini in culla o bambini deambulanti), il gestore deve prevedere
protocolli che seguano queste indicazioni:
1) gli operatori, educatori o animatori, non essendo sempre
possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, possono
utilizzare ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile e dispositivi
per gli occhi, viso e mucose) oltre alla consueta mascherina
chirurgica;
2) qualora vengano utilizzati prodotti disinfettanti, si
raccomanda di fare seguire alla disinfezione anche la fase di
risciacquo soprattutto per gli oggetti, come i giocattoli, che
potrebbero essere portati in bocca dai bambini.
I gestori delle attivita' devono impiegare diverse strategie per
informare ed incoraggiare rispetto a comportamenti che riducano il
rischio di diffusione del contagio dal virus SARS- CoV-2. A seguire
si elencano alcune attivita', a titolo di esempio.
Prevedere una segnaletica e messaggi educativi per la prevenzione
del contagio
1) Affiggere una segnaletica nei luoghi con una visibilita'
significativa (es. presso le entrate in struttura, le aree destinate
al consumo dei pasti, le aree destinate al riposo notturno) che
promuova misure protettive giornaliere e descriva come ostacolare la
diffusione dei germi, ad esempio attraverso il corretto lavaggio
delle mani ed il corretto utilizzo di mascherine;
2) includere messaggi (es. video esplicativi) sui comportamenti
corretti da tenere al fine di prevenire la diffusione del contagio,
quando vengono inviate comunicazioni al personale o alle famiglie
(es. il sito web della struttura, nelle e-mail, tramite gli account
ufficiali sui social media);
3) utilizzare i manifesti e le grafiche realizzate dal Ministero
della salute disponibili sul sito istituzionale.
Sensibilizzare al corretto utilizzo delle mascherine
1) L'utilizzo di mascherine puo' essere difficoltoso quando si
organizzano attivita' per minori, specialmente se devono essere
indossate durante tutta la giornata, come nel caso di campeggi o
campi estivi. Le mascherine devono essere indossate da tutto il
personale, e da tutti gli iscritti con piu' di 6 anni di eta'. Le
mascherine sono essenziali quando il distanziamento fisico e' piu'
difficile da rispettare;
2) le mascherine non dovrebbero essere utilizzate nel caso di
bambini con meno di 3 anni di eta', di persone con difficolta'
respiratorie o in stato di momentanea incoscienza o di persone con
disabilita' tale da rendergli impossibile la rimozione della
mascherina senza aiuto da parte di un'altra persona;
3) le mascherine devono essere utilizzate in base alle indicazioni
del Ministero della salute e delle autorita' competenti;
4) l'utilizzo delle mascherine ha lo scopo di proteggere le altre
persone, nel caso in cui chi le indossa sia inconsapevolmente
infetto, ma non mostri sintomi. Per prevenire la diffusione del
contagio, e' fondamentale che ne facciano uso tutti coloro che sono
nelle condizioni di indossarle.
Garantire la sicurezza del pernottamento
Se e' previsto un pernottamento, il gestore deve prevedere
procedure specifiche, che rispettino queste indicazioni:
1) occorre prevenire la condivisione di spazi comuni per i
pernottamenti, soprattutto quando non risulti possibile garantire il
corretto distanziamento fisico e la corretta osservanza delle misure
igienico sanitarie per la prevenzione del contagio; i partecipanti
devono rispettare il distanziamento fisico e, quando non sia
possibile rispettarlo, devono indossare mascherine chirurgiche;
2) periodicamente deve essere misurata la temperatura corporea. Il
gestore definisce la periodicita' di tali misurazioni;
3) devono essere seguite tutte le procedure indicate al punto 2.8
Protocollo di accoglienza;
4) mantenere sempre distinta la biancheria di ogni persona, l'una
dall'altra;
5) la biancheria deve essere pulita almeno una volta alla
settimana, o comunque prima dell'utilizzo da parte di un'altra
persona;
6) e' consigliato prevedere un dispenser di gel idroalcolico per le
mani all'ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in
aree predisposte e di facile accesso.
Garantire la sicurezza dei pasti
Se sono previsti pasti, il gestore deve prevedere procedure
specifiche, che rispettino queste indicazioni:
1) gli operatori, educatori o animatori devono lavarsi le mani
prima di preparare il pasto e dopo aver aiutato eventualmente i
bambini;
2) e' preferibile usare posate, bicchieri e stoviglie personali o
monouso e biodegradabili. Altrimenti, il gestore deve prevedere che
le stoviglie siano pulite con sapone ed acqua calda, o tramite una
lavastoviglie;
3) e' possibile ricorrere ad un servizio di ristorazione esterno,
purche' i pasti siano realizzati secondo la normativa vigente
(allegato 17 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17
maggio 2020, alla sezione "Ristorazione" ed eventuali successivi
aggiornamenti).
In generale, i gestori devono rispettare tutte le altre indicazioni
e regolamentazioni statali, regionali e locali in materia di
preparazione dei pasti.
Pulire e sanificare i servizi igienici
Il gestore deve prevedere, almeno una volta al giorno, la pulizia
dei servizi igienici con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo
0,1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi autorizzati seguendo
le istruzioni per l'uso fornite dal produttore.
Prevedere scorte adeguate
Il gestore deve garantire l'igiene e la salute durante le
attivita'. Il gestore deve prevedere sufficienti scorte di mascherine
chirurgiche, sapone, gel idroalcolico per le mani, salviette
disinfettanti e cestini per i rifiuti provvisti di pedale per
l'apertura o comunque che non prevedano contatto con le mani.
2.5 Criteri di selezione del personale e formazione degli
operatori, educatori o animatori
E' consentita la possibilita' di coinvolgimento di operatori,
educatori o animatori volontari, opportunamente informati.
Il gestore puo' impiegare personale ausiliario o di supporto per
specifiche attivita' (es. maestri di musica, educatori professionali)
o in sostituzione temporanea di altri operatori, educatori o
animatori responsabili dei piccoli gruppi.
Tutto il personale, retribuito e volontario, deve essere informato
sui temi della prevenzione di COVID-19, nonche' per gli aspetti di
utilizzo dei dpi e delle misure di igiene e pulizia .
I gestori e gli operatori, educatori o animatori possono fruire dei
corsi online erogati dall'Istituto superiore di sanita' sulla propria
piattaforma istituzionale di formazione online a distanza
(http://eduiss.it), salvo specifiche attivita' formative richieste o
promosse dalle autorita' competenti.
Per periodi d'attivita' superiori a 15 giorni, e' possibile
prevedere un cambio degli operatori, educatori o animatori
responsabili per ogni piccolo gruppo. Si raccomanda inoltre che venga
predisposta un'attivita' di affiancamento con un altro operatore,
educatore o animatore, qualora sia previsto tale cambio, cosi' da
favorire una familiarita' fra i bambini ed adolescenti con il nuovo
operatore, educatore o animatore responsabile del piccolo gruppo.
Al fine di assicurare un'adeguata presenza di personale, sempre in
coerenza con quanto sopra esplicitato, potranno essere promosse forme
di collaborazione con enti e progetti di servizio civile, per
l'utilizzo dei volontari a supporto dei centri estivi.
2.6 Orientamenti generali per la programmazione delle attivita' e
di stabilita' nel tempo della relazione fra operatori, educatori o
animatori ed i gruppi di bambini ed adolescenti
E' necessario lavorare per piccoli gruppi di bambini ed
adolescenti, garantendo la condizione della loro stabilita' per tutto
il tempo di svolgimento delle attivita'. Anche la relazione tra il
piccolo gruppo di bambini ed adolescenti e gli operatori, educatori o
animatori attribuiti deve essere garantita con continuita' nel tempo.
Le due condizioni di cui sopra proteggono dalla possibilita' di
diffusione allargata del contagio, nel caso tale evenienza si venga a
determinare, garantendo altresi' la possibilita' di puntuale
tracciamento del medesimo.
La realizzazione delle diverse attivita' programmate deve
realizzarsi inoltre nel rispetto delle seguenti principali
condizioni:
1) continuita' di relazione fra ogni operatore, educatore o
animatore ed i piccoli gruppi di bambini ed adolescenti, anche al
fine di consentire l'eventuale tracciamento di potenziali casi di
contagio (in caso di attivita' che prevedono piu' turni, un
operatore, educatore o animatore puo' essere assegnato ad un gruppo
per ogni turno);
2) quanto previsto dal precedente punto 2.4 Principi d'igiene e
pulizia;
3) non prevedere attivita' che comprendano assembramenti di piu'
persone, come le feste periodiche con le famiglie, privilegiando
forme audiovisuali di documentazione ai fini della comunicazione ai
genitori o tutori.
2.7 Accesso quotidiano e modalita' di accompagnamento e ritiro dei
bambini ed adolescenti
I gestori devono prevedere punti di accoglienza per l'entrata e
l'uscita dall'area dedicata alle attivita'. Quando possibile, i punti
di ingresso devono essere differenziati dai punti di uscita, con
individuazione di percorsi obbligati.
E' importante infatti che la situazione di arrivo e rientro dei
bambini e degli adolescenti presso la propria abitazione si svolga
senza comportare assembramenti negli ingressi delle aree interessate.
I punti di accoglienza devono essere all'esterno o in un opportuno
ingresso separato dell'area o struttura, per evitare che gli adulti
accompagnatori entrino nei luoghi adibiti allo svolgimento delle
attivita'.
E' consigliato segnalare con appositi riferimenti le distanze da
rispettare.
Gli ingressi e le uscite devono essere scaglionati.
Nel punto di accoglienza deve essere disponibile una fontana o un
lavandino con acqua e sapone o, in assenza di questa, gel
idroalcolico per l'igienizzazione delle mani del bambino o
adolescente prima che entri nella struttura. Similmente, il bambino o
adolescente deve igienizzarsi le mani una volta uscito dalla
struttura, prima di essere riconsegnato all'accompagnatore. Il gel
idroalcolico deve ovviamente essere conservato fuori dalla portata
dei bambini per evitare ingestioni accidentali.
L'igienizzazione delle mani deve essere realizzata anche nel caso
degli operatori, educatori o animatori che entrano in turno, o di
eventuali accompagnatori che partecipano anch'essi alle attivita'
(es. corsi per neogenitori).
2.8 Protocollo di accoglienza
Sono previsti 3 protocolli di accoglienza:
1) per la prima accoglienza, da applicare al primo giorno del campo
estivo o centro estivo o altre attivita';
2) per l'accoglienza giornaliera, per i giorni successivi e che
prevedono l'ingresso nell'area dedicata alle attivita';
3) per le verifiche giornaliere, nel caso di pernotto e frequenza
delle attivita' per piu' di 24 ore.
Protocollo per la prima accoglienza
1) i genitori devono autocertificare che il bambino o adolescente:
a) non ha avuto una temperatura corporea superiore ai 37,5°C o
alcuna sintomatologia respiratoria, anche nei 3 giorni precedenti;
b) non e' stato in quarantena o isolamento domiciliare negli
ultimi 14 giorni a seguito di stretto contatto con casi COVID-19 o
sospetti tali;
c) non e' entrato a stretto contatto con una persona positiva
COVID-19 o con una persona con temperatura corporea superiore ai
37,5°C o con sintomatologia respiratoria, per quanto di propria
conoscenza, negli ultimi 14 giorni.;
2) anche gli operatori, educatori o animatori, o eventuali
accompagnatori, devono produrre un'autocertificazione per l'ingresso
nell'area dedicata alle attivita';
3) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza deve
misurare la temperatura dell'iscritto o del membro del personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore deve essere
pulito con una salvietta igienizzante o cotone imbevuto di alcool
prima del primo utilizzo, in caso di contatto, alla fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento o si
mette a tossire durante la misurazione.
Protocollo per l'accoglienza giornaliera, successiva al primo
ingresso
1) i genitori devono autocertificare che il bambino o adolescente:
a) non ha avuto, nel periodo di assenza dalle attivita', una
temperatura corporea superiore ai 37,5°C o alcuna sintomatologia
respiratoria;
b) non e' entrato a stretto contatto, nel periodo di assenza
dalle attivita', con una persona positiva COVID-19 o con una persona
con temperatura corporea superiore ai 37,5°C o con sintomatologia
respiratoria, per quanto di propria conoscenza;
2) anche gli operatori, educatori o animatori, o eventuali
accompagnatori, devono produrre un'autocertificazione per l'ingresso
nell'area dedicata alle attivita';
3) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza deve
misurare la temperatura dell'iscritto o del membro del personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore deve essere
pulito con una salvietta igienizzante o cotone imbevuto di alcool
prima del primo utilizzo, in caso di contatto, alla fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento o si
mette a tossire durante la misurazione.
Nel caso in cui una persona non partecipi alle attivita' per piu'
di 3 giorni, e' opportuno rieseguire il protocollo per la prima
accoglienza.
Protocollo per le verifiche giornaliere in caso di pernotto,
successive al primo ingresso
1) l'operatore, educatore o animatore addetto all'accoglienza deve
misurare la temperatura dell'iscritto o del membro del personale,
dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea
o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore deve essere
pulito con una salvietta igienizzante o cotone imbevuto di alcool
prima del primo utilizzo, in caso di contatto, alla fine
dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se
il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento o si
mette a tossire durante la misurazione.
Il gestore deve prevedere un registro di presenza di chiunque sia
presente alle attivita', per favorire le attivita' di tracciamento di
un eventuale contagio da parte delle autorita' competenti.
Come detto, i protocolli devono essere eseguiti all'entrata per gli
operatori, educatori o animatori. Se malati, questi devono rimanere
presso la propria abitazione ed allertare immediatamente il loro
medico di medicina generale ed il gestore.
2.9 Progetto organizzativo del servizio offerto
I gestori comunicano alla ASL e al comune i progetti organizzativi
del servizio offerto con una descrizione generale delle attivita'.
2.10 Attenzioni speciali per l'accoglienza di bambini ed
adolescenti con disabilita', vulnerabili o appartenenti a minoranze
Nella consapevolezza delle particolari difficolta' che le misure
restrittive di contenimento del contagio hanno comportato per bambini
ed adolescenti con disabilita', e della necessita' di includerli in
una graduale ripresa della socialita', particolare attenzione e cura
vanno rivolte alla definizione di modalita' di attivita' e misure di
sicurezza specifiche per coinvolgerli nelle attivita' estive.
Il rapporto numerico, nel caso di bambini ed adolescenti con
disabilita', deve essere potenziato integrando la dotazione di
operatori, educatori o animatori nel gruppo dove viene accolto il
bambino ed adolescente, portando il rapporto numerico a 1 operatore,
educatore o animatore per 1 bambino o adolescente.
Il personale coinvolto deve essere adeguatamente formato anche a
fronte delle diverse modalita' di organizzazione delle attivita',
tenendo anche conto delle difficolta' di mantenere il distanziamento,
cosi' come della necessita' di accompagnare bambini ed adolescenti
con disabilita' nel comprendere il senso delle misure di precauzione.
In alcuni casi, e' opportuno prevedere, se possibile, un educatore
professionale o un mediatore culturale, specialmente nei casi di
minori che vivono fuori dalla famiglia d'origine, minori stranieri,
non accompagnati, minori che vivono in carcere.